Trasformare un file DWG 3D in oggetto di libreria per ArchiCAD

In questo tutorial vedremo un procedimento semplice per importare un disegno 3D in formato DWG (di AutoCAD) in ArchiCAD e, attraverso piccoli accorgimenti, trasformarlo in un oggetto di libreria completo.

Le immagini si riferiscono ad AutoCAD 2011 e ArchiCAD 13, i programmi utilizzati in questo tutorial, ma con piccole differenze gli stessi passaggi valgono anche per altre versioni. Cominciamo!

L'importazione di file DWG in ArchiCAD, con vari aggiornamenti nel corso degli anni, è migliorata in maniera sostanziale, tanto da arrivare a gestire perfettamente i disegni 2D realizzati in AutoCAD. Dalla versione 12 in poi è possibile importare anche i disegni in 3D che però, è bene dirlo subito, possono essere gestiti come oggetti di libreria ma non possono essere modificati, a causa della profonda differenza concettuale tra i due programmi: AutoCAD è un software vettoriale, dove ciascun elemento di disegno è definito dalle sue proprietà geometriche, mentre ArchiCAD è un software "ad oggetti" dove ogni elemento è basato su delle primitive e definito dalle sue caratteristiche. Ad esempio, semplificando, una muratura in AutoCAD è descritta da un insieme di linee nelle tre dimensioni, mentre in ArchiCAD è descritto da una linea base, dallo spessore e dall'altezza, oltre naturalmente ad altre proprietà aggiuntive come la stratigrafia, i materiali ecc.

Perciò potremo importare e utilizzare senza alcun problema un oggetto come sedia, un elemento di arredo oppure di dettaglio, ma non potremo, ad esempio, modificare in ArchiCAD le aperture in una muratura o cambiare lo spessore di una falda disegnate in 3D in AutoCAD perchè questi elementi non vengono riconosciuti come tali ma come semplici oggetti geometrici. La loro modifica potrebbe comunque avvenire, in maniera analitica e non grafica, ricorrendo al linguaggio GDL, ma è poco pratica e non rientra negli scopi di questo tutorial.

Andiamo perciò a scegliere un oggetto di arredo tra quelli disponibili gratuitamente su internet e vediamo come procedere.

La nostra attenzione è caduta su un letto matrimoniale, modello Atlante della Flou.

 

 

Si tratta di un oggetto abbastanza complesso per i nostri scopi, ma di immediata comprensione.

Vediamo come si presenta in AutoCAD in pianta in modalità fil di ferro (wireframe) e ombreggia, ed anche in assonometria in modalità ombreggia:

 

Il numero di linee visibili in modalità fil di ferro ci dà subito l'idea della complessità del modello che deve simulare superfici morbide come quelle dei cuscini e delle lenzuola.

La prima, fondamentale, operazione da effettuare per una corretta importazione dell'oggetto in ArchiCAD è quella di "ripulire" subito il file originale direttamente in AutoCAD, cancellando le linee, i retini, le quote e tutto ciò che non ci interessa.

Con il comando _PURGE possiamo poi eliminare anche i lucidi, i blocchi e gli stili inutilizzati, rimuovendo tutte le tracce indesiderate dal file e rendendolo più leggero.

Utilizando il comando _DDVPOINT  impostiamo una vista assonometrica che ci aiuterà a capire meglio come è fatto l'oggetto.

Selezionandolo, infatti, ci apparirà come un unico blocco.

 

 

Questo non ci impedirebbe di importarlo in ArchiCAD, ma renderebbe problematico assegnare materiali differenti alle varie parti.

Procediamo dunque con il comando _EXPLODE per suddividere il blocco nei suoi componenti e così facendo notiamo che è possibile selezionare singolarmente 6 elementi: la struttura in metallo, la testata, il materasso, i cuscini, la coperta e il risvolto delle lenzuola.

Sempre in AutoCAD, assegnamo a ciascun elemento un colore caratteristico e annotiamo tutti i relativi numeri di penna. Questa operazione, apparentemente superflua, risulterà utile in ArchiCAD per poter aggiungere dei parametri all'oggetto importato.

 

 

Naturalmente è possibile assegnare i colori a proprio piacimento e quindi, se si utilizzano degli standard per l'importazione dei disegni 2D in formato dwg con una propria tabella di conversione dei numeri di penna, si possono seguire le stesse indicazioni.

Di seguito la tabella di conversione utilizzata per il tutorial:

 

 

Torniamo alla vista in pianta e salviamo il nostro file, magari in una nuova cartella facilmente identificabile, in formato dwg AutoCAD 2007 per avere la piena compatibilità con ArchiCAD 13.

Possiamo quindi chiudere AutoCAD e passare ad ArchiCAD per continuare il lavoro.

In ArchiCAD, dal menu Archivio, selezioniamo il comando Librerie e Oggetti e quindi Apri oggetto

 

 

Nella finestra successiva facciamo un click in basso su Esplora per una cartella e quindi sul tasto Scegli.

Nella finestra di selezione del file indichiamo, prima di tutto, il formato File DWG in Tipo di file e l'eventuale Traduttore se abbiamo una tabella di conversione dei numeri di penna standard oppure preferita.  Per comodità selezioniamo il traduttore Conserva numero di penna, tenendo presente che potremo comunque riassegnare in seguito a piacimento tutte le penne all'oggetto.

Raggiungiamo infine la cartella dove abbiamo salvato il nostro file e facciamo un click sul pulsante Apri.  Apparirà in questo modo la maschera di creazione e modifica degli oggetti di libreria di ArchiCAD, intitolata provvisoriamente Senza Titolo-1 perchè il nostro oggetto non ha ancora un nome.  In questa finestra, cliccando sulla quarta piccola icona con il cubo vuoto della classica anteprima degli oggetti di ArchiCAD in alto a sinistra, possiamo subito vedere in assonometria il risultato dell'importazione per controllare che sia andata a buon fine.

Un controllo più accurato può essere effettuato cliccando invece sul pulsante Vista 3D in basso che ci consente di avere una visione ingrandita e anche di verificare la disposizione dell'oggetto importato rispetto agli assi cartesiani (x, y, z).

 

 

A questo punto potremmo accontentarci di quanto fatto finora e salvare il nostro nuovo elemento, ma adesso comincia il reale lavoro per trasformarlo in un vero oggetto di libreria parametrico di ArchiCAD.

Una possibilità rilevante è quella di attribuire a ciascun componente un materiale diverso. Per far questo iniziamo ad aggiungere 6 nuovi parametri: uno per ciascun elemento.  Clicchiamo per questo sul pulsante Parametri e poi su Nuovo in alto a sinistra e iniziamo ad assegnare alla Variabile un identificativo mnemonico, poi il giusto Tipo e la relativa descrizione nel campo Nome.

Possiamo infine stabilire il Valore di default per ogni parametro, scegliendo tra i materiali disponibili in ArchiCAD.

 

 

Per semplificare l'operazione successiva, è importante che ogni variabile sia identificata in maniera mnemonica, per questo indichiamo con MatST il parametro del materiale della struttura, MatTE quello della testata, MatMA per il materasso, MatCU per i cuscini, ecc.

Alla fine di questo progetto dovremmo ottenere una situazione simile a quella mostrata in figura:

 

 

I parametri dei materiali vanno ora legati ai rispettivi elementi all'interno del listato di istruzioni in GDL che descrive la geometria dell'oggetto. Clicchiamo dunque sul tasto Testo GDL 3D per vedere l'elenco e, come prima operazione, cerchiamo e cancelliamo la linea contenente il comando MATERIAL 0 per non creare confusione con i comandi che andremo ad aggiungere.

Scorrendo il listato oppure utilizzando il comando Trova e Sostituisci dal menu Edita andiamo quindi alla ricerca dell'istruzione PEN che ci consentirà di individuare le parti di listato relative a ciascun elemento, semplicemente facendo riferimento alla tabella creata in precedenza!

Pertanto, individuata ad esempio l'istruzione PEN 9 e ricordando che la penna numero 9 corrisponde alla testata, non dobbiamo far altro che aggiungere sulla riga successiva il comando MATERIAL MatTE, poi dopo l'istruzione PEN 8 il comando MATERIAL MatST e così via.

Ovviamente in questo frangente, dopo aver inserito i comandi relativi ai materiali, possiamo sostituire i numeri di penna oppure eliminare del tutto le relative istruzioni per far in modo che ArchiCAD utilizzi sempre il colore di default per le linee dell'oggetto. Quest'ultimo risultato si può ottenere anche successivamente, una volta inserito l'oggetto nel nostro progetto, semplicemente disattivando l'opzione Abilita penne dell'Oggetto nella mascherina Pianta e Sezione dei Settaggi dell'oggetto stesso.

Prima di salvare il lavoro possiamo ancora intervenire su alcuni aspetti per rifinire e rendere più elegante e completo il nostro oggetto. 

Innanzitutto clicchiamo sul tasto Simbolo 2D e con un lavoro meticoloso cancelliamo tutte le linee di troppo lasciando solo i contorni dei vari elementi, in maniera da ripulire e alleggerire il simbolo che verrà utilizzato per la rappresentazione in pianta.

In questa finestra di disegno sono abilitati tutti gli strumenti bidimensionali di ArchiCAD e con gli Hotspot possiamo aggiungere al simbolo dei punti notevoli, ossia i punti che ci consentiranno di posizionare e spostare comodamente l'oggetto in pianta.

 

 

Possiamo infine salvare l'oggetto.

Dal menu Archivio selezioniamo quindi Registra, digitiamo Letto matrimoniale Atlante Flou come Nome, scegliamo l'opzione Esplora per cartella nel campo Salva in e indichiamo la cartella dove salvare l'oggetto appena creato.

Il nostro consiglio è di creare una nuova cartella Oggetti Personali all'interno della cartella Libreria ArchiCAD in modo che il nuovo elemento venga caricato automaticamente assieme alle librerie standard all'avvio del programma.

Ecco quindi di seguito il risultato finale in ArchiCAD!!

 

 

Come ciliegina sulla torta, possiamo aggiungere al nostro oggetto anche l'immagine di anteprima.

Per fare questo occorre scegliere dal menu Visualizza il comando Modalità Vista 3D e poi Settaggi Finestra 3D e impostare nel riquadro Video a destra le Dimensioni della finestra in pixel a un quadrato, ad esempio 256x256, disattivando l'opzione mantieni proporzioni.

Attiviamo quindi una finestra 3D con una Assonometria Isometrica ed effettuiamo uno zoom con Autoscala.

Dal menu Documento selezioniamo quindi il comando Rappresentazioni Creative e Settaggi Fotorendering: qui scegliamo il Motore di Rendering Interno, impostiamo le dimensioni a 128x128 pixel e nella sezione Effetti attiviamo tutte le opzioni disponibili per migliorare il risultato. In fondo si tratta di un rendering microscopico e non dovremo aspettare che pochi secondi per vederne la conclusione!

Attiviamo la Proiezione FotoRender e, appena terminata, selezioniamo dal menu Edita il comando Copia. Ritorniamo in pianta e selezioniamo con lo strumento Freccia il nostro oggetto Letto matrimoniale Atlante Flou, poi dal menu Archivio selezioniamo nuovamente il comando Librerie e Oggetti e quindi Apri Oggetto. Questa volta, nella finestra di modifica dell'oggetto, occorre cliccare sul pulsante Immagine di Anteprima in basso e poi, dal menu Edita, selezionare il comando Incolla.

Salvate di nuovo il file: dal menu Archivio scegliete Registra, et voilà !

 

 

Il nostro nuovo oggetto parametrico ora è dotato anche dell'anteprima.

Naturalmente è ancora possibile intervenire su altri aspetti introducendo altri parametri e modificando il listato GDL per consentire ulteriori elaborazioni, ma per questo possiamo fermarci qui.

Breve postilla: a partire dal 1999 Autodesk ha introdotto nuove varianti nel formato dwg con le versioni 2000, 2004, 2007 e 2010 di AutoCAD. Ovviamente ogni nuova versione legge i file prodotti dalle precedenti, ma non il contrario. 

Graphisoft utilizza per la compatibilità con il formato dwg le librerie DwgDirect, basate su OpenDWG di Open Design Alliance, ed ha introdotto la compatibilità con il formato DWG 2007 in ArchiCAD 11 e con il formato DWG 2010 in ArchiCAD 14.

Per chi avesse bisogno di scaricare i file che ho utilizzato per questo tutorial può cliccare QUI.

 

Buone importazioni!!!  ;))

 

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